...e quasi non riusciva a vedere i suoi piedi che avanzavano fra l'erba.
Poco più in là, un gatto, si rotolava al sole, accarezzato dai fili verdi.

Era sicura che era quello il posto in cui, qualche anno prima, aveva visto quegli occhi.
Le mani poggiate alle sbarre, quasi fosse stato rinchiuso in una prigione dorata.
La bocca semichiusa, come a voler chiedere un aiuto inespresso.
C'era qualcosa di magnetico in quegli occhi e lei quello sguardo lo avrebbe portato sempre con sé.
Ma era scappata via, prima ancora che potesse esserle chiaro chi fosse che la guardava con insistenza.

Per questo era tornata in quel luogo, ormai abbandonato.
Per capire, per sapere...
Per non fare quello che aveva fatto qualche tempo prima: scappare.
Ma il cortile era ormai ricoperto da vegetazione e quegli occhi erano solo un ricordo.
Quello che volevano chiederle non lo avrebbe scoperto mai.